blog di Unprepared Andrea

Giorno 8 Portse - Tenga Dole

Il tragitto da Portse Tenga a Dole, 4110 metri, dovrebbe durare un paio d’ore al massimo secondo le guide. Ce ne impieghiamo quattro fermandoci spesso a fare foto e rallentati dal fango che troviamo lungo parte del tragitto finale, quando la neve di due giorni fa comincia sciogliersi secondo il solito ciclo ghiaccio notturno, fango pomeridiano.

Giorno 7 Namche Bazar - Portse Tenga

La notte che abbiamo appena passato ha portato neve. La sera prima ci siamo trovati in mezzo ad una tempesta che non avevo mai visto prima. Non tanto per intensità, anzi, non era un granché sotto quest’aspetto, ma per il fatto che contemporaneamente nevicava e c’era un temporale. Scendevano fiocchi di neve e il cielo si riempiva di lampi seguiti da tuoni che riempivano la vallata. Era uno spettacolo pirotecnico che mi affascinava senza impaurirmi. L’unica preoccupazione erano le condizioni della strada per il giorno dopo. Se avesse nevicato a lungo non saremmo potuti partire.

Aprile 4

Eccomi sulla strada per Lhasa!

Due giorni fa ho attraversato il confine Nepal-Cina in autobus. Lungo l'altopiano ci siamo fermati ad un passo montano a 5200 metri. Se penso a quando ho sudato per arrivare ai 5000 durante l'escursione in Nepal, e qui senza fatica in autobus...

Gmail sembra funzionare, google pure. Faccialibro invece e' bloccato.

Forse ci sentiamo il 10 quando arrivo a Lhasa.

BUONA PASQUA!!!!!!!!!!!!!

Giorno 6 Namche Bazar-Everest View Hotel-Kunde-Namche Bazar

Dei quattro solo Jindra vuole fare un giretto di mezza giornata attorno a Namche. Saliamo per il sentiero dal quale sono sceso due giorni da Kumjung. Passiamo davanti all’Everest View Hotel a 3900 metri e appuriamo che si vede veramente l’Everest!

E’ la seconda volta che vedo il bestione e stavolta sembra stia fumando. Da sinistra verso destra tira vento lassù a 8848 metri e una nuvola, o forse neve viene fatta volare lasciando una scia che dalla cima si disperde nel cielo.

Giorno 5 Namche Bazar e l’arrivo dei quattro

Oggi non ho voglia di fare nulla. Alla notte la mia stanza gela. Bella e calda di giorno, fredda di notte.

Dopo la solita abbondante “simple breakfast” faccio due passi in paese. Vado oltre al monastero e incontro un bambino di undici anni che trasporta una sacco di riso di circa quindici chili. Non avendo uno zaino porta lo spropositato sacco paragonato al resto del suo corpo sulla schiena e con una corda lo prema tra schiena e testa. Il peso sulla schiena tende a comprimere la corda sulla testa, ma il collo allenato tira a suo volta la corda creando pressione sul sacco che sta sulla schiena. Si inclina in avanti in modo da distribuire il peso sul resto della schiena e avanza. Praticamente tutti i portatori usano questa tecnica per legare la merce alla schiena. Il ragazzino fa questo tragitto una volta alla settimana.

Giorno 4 Namche Bazar-Kumjung-Namche Bazar

Il ginocchio mi fa male. Non il destro che il dottor Ptacek (letteralmente il dottor Uccello) a Praga mi ha diagnosticato con una piccola malformazione che se peggiora dovrà essere operato, ma quello sinistro.
Opto per una passeggiata defaticante.

Imbocco la strada di destra che mi sembra abbastanza piana. E’ larga, ma da su uno strapiombo che non lascia indifferente le mie vertigini. Continuo fotografando allegramente Ama Dablam.
Ad ogni curva il sentiero piega a sinistra e continua in leggera salita. Penso sia la camminata giusta per me oggi. Il sole mi scalda e mi dona energia. Sono di buon umore e proseguo.

Giorno 3 Namche Bazar-Thame-Namche Bazar

Ieri mi hanno detto che bisogna avere almeno due giorni di acclimatizzazione a Namche perché il corpo si abitui all’alta quota oltre i 3000 metri. Altrimenti si rischi che la testa scoppi, il che non sembra piacevole.

Ho contato di essere tra uno o tre giorni davanti ai miei compagni di viaggio. Non avendo ricevuto nessuna email fino ad ora, deduco che ho due o tre giorni di vantaggio da sfruttare per abituarmi all’altitudine e fare un po’ di moto. Quando arriveranno dovranno fermarsi pure loro per due giorni, ma avranno chilometri di sali e scendi sulle gambe e sarà difficile mantenere il loro ritmo.

Giorno 2

Monjo-Namche Bazar

Per arrivare a Namche Bazar si deve scalare un ripido dislivello di circa 400 metri. Lungo la strada c’è la prima vista del bestione, il Monte Everest, o Sargamata in nepalese. E’ vero, si vede veramente il monte. Incontro altri turisti che stanno scendendo e che sono entusiasti e sorridenti della loro impresa. Mi dicono che a Kala Pattar, a 5540 metri e che è il punto panoramico più frequentato sopra al campo base dell’Everest, c’era brutto tempo e che probabilmente avevo visto l’Everest meglio di parecchie altre persone che erano arrivate fin lassù così vicine al bestione.

5000 x 4 diario himalayano di un viaggiatore impreparato

Questo è il racconto del mio viaggio in Himalaya giorno per giorno. Quattro volte ho superato i 5000 metri: Gokyo Ri (5360mt), Chhukung Ri (5400mt ca), Everest Base Camp (5364mt), Kala Patar (5540mt). Forse non molto per gli alpinisti, ma tanto per me.

Ho raccolto tutte le giornate nel documento .pdf allegato insieme all'itinerario. Vi avverto che e' un po' lungo...

Qui sotto i link alle giornate. Potete seguire questi o quelli sul menu a sinistra. Sono gli stessi. Vi lascio scegliere...

25) http://www.unpreparedtravellers.com/it/himalaya-diciotto-diciannove

Aprile 1

Riposo a Kathamndu in preparazione per il Tibet! e non è uno scherzo!