Namibia

12.03 Namibia on the road

Arrivati a Swakopmund dopo il safari all’Etosha ci separammo da Dave e Lisa i nostri due compagni di viaggio e dall’auto che avevano noleggiato. Ora avevamo un problema da risolvere: come girare in Namibia senza un mezzo proprio. Praticamente impossibile per quello che volevamo vedere in quella terra tra oceano e deserto.

12.02 Caccia grossa all'Etosha

Entrammo nel parco su una strada di ghiaia dove non potevamo procedere oltre i sessanta chilometri orari. Meglio così, anzi meglio andare ancora più piano per non lasciarsi sfuggire nessun animale. Dopo dieci minuti ci fermammo eccitati scattando foto a zebre e gazzelle. Brucavano l’erba alta e gialla. Alcune di loro si rifugiavano sotto l’ombra dei pochi alberi sparsi. “Non preoccupatevi tra poco vi stuferete di vedere zebre, gazzelle e ogni altro genere di antilopi. “The big cats”, i gattoni. Siamo qui per quelli.” Dave aveva fatto un safari in Sudafrica, anche se molti anni prima.

12.01 Arrivo a Windhoek e preparativi per il safari

A nord di Città del Capo il paesaggio fu un susseguirsi di campi coltivati ed estese proprietà terriere di bianchi, i vecchi boeri. Ogni tanto incontrammo un cartello che indicava la via per un agriturismo. I villaggi erano sperduti e vicini ai campi, ma non troppo. Ogni giorno i contadini neri andavano alle fattorie e tornavano a casa stanchi alla sera. Lungo la strada che portava oltre le montagne ci accompagnavano infiniti filari di aranci. Un gruppo di babbuini attraversò la strada e tutti si voltarono a guardarci forse chiedendosi perché gli uomini si chiudono dentro a degli strani oggetti che si muovono veloci, invece di camminare all’aria aperta. Pochi erano i veicoli che incrociammo e raggiungemmo il confine con la Namibia qualche ora dopo il tramonto.