Hanno pubblicato su corriere.it/viaggi due storie del mio viaggio.

Ecco i link:

Agosto 27, Mbale, Uganda, pronto per scalare il Monte Elgon

Ho preso gusto a navigare su navi cargo. Dopo qualche giorno d'attesa abbiamo salpato con il MV Indi da Mwanza, Tanzania, verso Port Bell, Uganda, attraversando il Lago Vittoria. Stavolta il cargo era piccolo e non c'erano ripari dal sole. Ora ho una bella abbronzatura.

E cosi' ho attraversato l'Equatore e sono nuovamente nell'emisfero nord. Praticamente sono a casa. Stranamente non c'era nessuna linea o cartello che dicesse "Benvenuti nell'emisfero settentrionale", niente di niente.

Agosto 12, Mwanza, Lago Vittoria, Tanzania

Dopo le Cascate Vittoria in Zambia i piani sono cambiati.

Ho soggiornato gratuitamente a Lusaka (sono scappato senza pagare, che morto di fame...) e poi ho preso un autobus benedetto da un prete evangelista che trasmetteva video clip con gospel cristiani per 18 ore fino a Mpulungu sul lago Tanganica. Ho trovato un Italo-brasiliano che faceva una ricerca sul territorio e due austriaci che studiavano l'evoluzione dei pesci del lago. Ho bevuto e festeggiato con Valter e ho preso una nave cargo per il Burundi in un viaggio sotto le stelle per due notti.

Luglio 18, Namibia in giro per l'Africa per tre mesi

Il parco Etosha e' fantastico!

ono appena uscito dal safari in Namibia, al parco Etosha.
Fantastico!!! Non ci sono parole!

Ho visto un leone a meno di 5 metri. Era sul lato della strada. Noi ci siamo fermati e guardavamo tutta la selvaggina che stava attorno alla buca d'acqua. Attorno a loro c'erano dei leoni che aspettavano.

10.01 I quattordici casi di Tallinn

A Tallinn c'era un sole indolenzito. Sembrava fosse uscito da una mischia di rugby e non aveva ancora recuperato la forza, o la voglia, discaldare nonostante splendesse nel cielo.
Capii a mie spese che a Nord l'eestate puó essere fredda, in particolare i giorni in cui mi trovavo da quelle parti.

09.04 San Pietroburgo, all'inizio fu l'Aurora...

Dicono che tutto cominció con un'Aurora. Non so se sia stato un bene, peró é andata cosí. L'ultimo piovoso giorno a San Pietroburgo andai a vedere la nave da guerra che portó Vladi, Vladimir Ilich Lenin, dalla Finlandia affinché il destino dell'Impero Russo consumasse le sue ultime ore per dar spazio alla rivoluzione.

09.03 Mosca, la piazza bella

Il viaggio in transiberiana passó velocemente come un episodio della serie televisiva "IT crowd", allegro e brillante.
Entrai in Europa via Kazan, ricca cittá tartara con un bellissimo cremlino dove convivono moschee e chiese. Passeggiando di mattina presto la cittá era deserta e tutta per me. Gli unici segni di vita erano dati da un cappannello di persone fuori dalla moschea con gi abiti da celebrazione e rari passanti che camminavano velocemente verso chissá dove.

Luglio 5, Capo di Buona Speranza

Lo scenario piu' bello visto fin ora in Sudafrica. Di speranza ne hanno bisogno, e molto. Ieri due ragazzi austriaci nel mio ostello sono state le ultime vittime di una rapina... Nemmeno in un paesino turistico di surfisti si puo' stare tranquilli! Non vedo l'ora di togliermi di mezzo da queste citta'.

Domani autobus per la Namibia!!!

09.02 Il popolo della Transiberiana

Presi il treno che mi avrebbe portato a Mosca ad Irkutsk. Sarei poi proseguito per San Pietroburgo passando dall'Asia all'Europa in quattro giorni e cinque fusi orari. Avevo il biglietto per una cuccietta in terza classe che costava circa il 30% in meno della seconda? La qualitá dei vagoni letto é ottima paragonabile alla classe hard sleeper cinese e non vedevo motivo di pagare un prezzo maggiorato. Salii dopo aver mostrato il biglietto e i miei documenti alla bella adetta al controllo biglietti.

09.01 Verso il Bajkal

Dopo due settimane di deserto, praterie, cavalli, cammelli, capre e vita nomade in tenda, giunse il momento di rimettersi in marcia verso nord. Anziché prendere la comoda transiberiana da Ulan Batar (UB) a Mosca, decidemmo di oltrepassare il confine in autobus e fermarci un paio di giorni al lago Bajkal. L'autobus era piú economico e piú veloce dell'attraversamento in treno, quindi sembró la sceta piú ovvia.