Gennaio 20, Ho Chi Minh, Vietnam
Sono di nuovo in corsa e mi sento finalmente in movimento.
Ci ho impiegato due giorni: il passaporto all'ultimo momento, prendere la strada più lunga in auto per arrivare in stazione degli autobus, un viaggio in notturna con arrivo di notte sotto la pioggia a Norimberga, un treno a Monaco, una metropolitana, dormire come un barbone sulla panca, stampare di corsa il visto per il Vietnam, prendere un volo di dieci ore e sei fusi orari, trovare per caso un amico all'aeroporto di Bangkok, prendere un secondo aereo e poi un taxi.
Ora però mi posso godere la calda e umida Ho Chi Ming e il cibo delle bancarelle per strada anche se non si sa mai cosa ti arriva. Oggi ho avuto la fortuna di trovarmi davanti ad un piatto di riso con pollo in una salsa di lemon-curry e una zuppa di cetrioli. Ho pure bevuto un succo di un non meglio identificato "winter melon"... mah... da scartare in ogni caso.
I compagni per ora non mi hanno fatto impressione. A parte le bandiere rosse con la stella gialla e la falce e il martello sparite da anni dall'Europa, ho principalmente notate le compagne che ti invitano amichevolmente a sederti con loro al bar... mah... sarà anche questo comunismo.
Facebook è bloccato, grande Vietnam!
- blog di Unprepared Andrea
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